Problemi di Erezione e Ansia da Prestazione

Il ricorrere di problemi di erezione configura a livello diagnostico il disturbo erettile (o disfunzione erettile) ovvero la difficoltà ad ottenere o mantenere l’erezione nonostante un’adeguata stimolazione eccitatoria. Nel caso di disfunzione erettile di origine psicologica la difficoltà può derivare da molteplici fattori di tipo emotivo, relazionale e psicologico.

I meccanismi alla base della difficoltà non si riducono in genere ad un’insufficiente eccitazione ma sono la conseguenza degli specifici effetti che un elevato livello di tensione psicologica produce sul corpo. In particolare è l’attivazione adrenergica a rappresentare una causa diretta per via dell’effetto fisiologico di vasocostrizione che interferisce con il corretto afflusso di sangue ai corpi cavernosi del pene.

Per questa ragione i problemi di erezione possono manifestarsi nonostante la presenza di un adeguato desiderio ed eccitazione sessuale che restano però soltanto “nella testa”, come se in quel momento fosse “scollegata dal corpo”.

Nel tempo il pensiero di una sessualità problematica e preoccupante tende ad inibire il desiderio sessuale complicando la situazione.

L’ansia da prestazione è la causa più frequente della disfunzione erettile psicogena sia per la sua grande diffusione sia per la caratteristica risposta ansiosa e la conseguente attivazione simpatico-adrenergica respoinsabile dell’inibizione psicofisiologica appena illustrata.

Eiaculazione Precoce e Ansia da Prestazione

L’Eiaculazione Precoce corrisponde a un’eiaculazione che avviene prima di quando la persona desideri. Chi soffre di eiaculazione precoce lamenta una carente padronanza dei tempi dell’eiaculazione. Alcuni riescono a riconoscere l’avvicinarsi dell’eiaculazione ma non sono in grado di ritardarla, altri sono invece “presi di sorpresa” dal riflesso eiaculatorio che sembra sopraggiungere senza preavviso.

L’ansia da prestazione ha spesso un ruolo determinante nell’origine dell’eiaculazione precoce, sia nella sua forma primaria (da sempre presente nella propria vita sessuale) sia in quella secondaria (quando si è sviluppata dopo un periodo più o meno protratto di vita sessuale soddisfacente).  Infatti a livello fisiologico l’ansia da prestazione corrisponde ad una eccessiva attivazione ortosimpatica e adrenergica, responsabile di una più rapida attivazione del riflesso eiaculatorio.

Nell’eiaculazione precoce primaria vi è una carente competenza psicofisica nel gestire l’intensità dell’eccitazione a cui si sommano gli effetti dell’ansia da prestazione derivante dal timore del ripetersi dell’eiaculazione precoce. Spesso tentativi non corretti di posticipare l’eiaculazione contribuiscono involontariamente al mantenimento del problema più che alla sua soluzione.

L’ansia da prestazione, insieme a fattori relazionali o di stress, rappresenta la causa più frequente dell’eiaculazione precoce secondaria.

L’eiaculazione precoce può essere sempre affrontata e risolta attraverso una terapia sessuologica, sia nella sua forma primaria sia in quella secondaria. Oltre all’acquisizione di specifiche competenze nel gestire i tempi dell’eiaciulazione l’approccio terapeutico prevede in genere la prevenzione e il superamento dell’ansia da prestazione.