L’Ansia da Prestazione

Ansia da Prestazione Sessuale

Comprendere e superare l’ansia da prestazione con i consigli del sessuologo. A cura dell’AISPS di Roma – AISPS Sessuologo Online

Che cos’è l’ansia da prestazione

L’ansia da prestazione consiste nel timore di un insuccesso nel rapporto sessuale. La preoccupazione riguarda generalmente una problematica già vissuta in precedenza. L”attivazione ansiosa e/o l’eccessiva vigilanza razionale che ne deriva interferisce inevitabilmente con il coinvolgimento sessuale e con la normale risposta fisiologica. L’ansia da prestazione diviene così essa stessa la causa del problema temuto, in una sorta di “profezia che si autorealizza“. Nel tempo si alimenta un circolo vizioso psicologico e comportamentale dal quale è difficile uscire con le abituali strategie di problem solving. I tentativi di superare l’ansia da prestazione finiscono infatti per alimentare un’eccessiva presenza razionale e valutativa nell’intimità sessuale, un monitoraggio continuo di ciò che accade, come se si osservasse se stessi dall’esterno. Si perde sempre più il contatto con il proprio corpo, con il partner e con la naturale dinamica erotica.

Cosa si intende per “prestazione”

Il concetto di “prestazione” quindi non rimanda alla pretesa di una performance sessuale particolarmente efficace. I condizionamenti dell’ansia da prestazione derivano principalmente dal timore dell’insuccesso. Si finisce per dare priorità al monitoraggio dell’atto vivendolo come una verifica o un esame piuttosto che lasciarsi andare al piacere del sesso.

Come nasce l’ansia da prestazione

L’ansia da prestazione è prima di tutto espressione di una cultura sessuale che ci chiede di dimostrarci all’altezza di aspettative e parametri prestazionali distanti  dall’autentica natura istintiva ed emozionale del sesso.

L’eccessiva ricerca di approvazione da parte degli altri, la tendenza al controllo razionale e una generale base ansiosa rappresentano fattori predisponenti all’ansia da prestazone. Chiunque in ogni caso può incorrere nell’ansia da prestazione se esperienze e vissuti, anche episodici, convergono incidentalmente verso questo tipo di condizionamento emotivo.

Molte persone fin dal primo rapporto sessuale hanno incontrato difficoltà per lo stato di tensione e insicurezza dettato dall’inesperienza e da allora l’ansia da prestazione è rimasta nella loro vita costantemente o a fasi alterne.

In altre situazioni l’ansia da prestazione subentra in un momento successivo. Può essere conseguenza di un episodio di difficoltà del tutto casuale o derivante da periodi di forte stress, vicende sentimentali difficili, postumi di una separazione, intimità programmata per la ricerca di un figlio e così via. Può a volte accadere che una reazione negativa della partner o sue particolari insicurezze o timori per l’accaduto possano contribuire ad enfatizzare e alimentare una difficoltà che sarebbe altrimenti potuta restare circoscritta e del tutto temporanea.  Allo stesso tempo per quanto la serenità e la comprensione da parte dell’altra persona possa giovare spesso questo non basta a prevenire lo svilupparsi dell’ansia da prestazione.

Quando e come si manifesta l’ansia da prestazione

L’ansia da prestazione può manifestarsi all’interno di una relazione condizionando l’intimità di coppia fin dall’inizio oppure intervenendo in una fase successiva, spesso dopo anni di vita insieme. Molti uomini vivono invece questa condizione da single sperimentando l’ansia da prestazione soltanto in occasione del primo rapporto con una nuova partner. In questo caso il condizionamento ansioso può limitare la possibilità di nuovi incontri o la spensieratezza in occasioni “one night stand“.

L’ansia prestazionale può interferire con ogni tipo di attività erotica (incidendo a volte persino sull’autoerotismo) oppure associarsi al solo rapporto penetrativo e in alcuni casi a momenti specifici come quello in cui si deve indossare il preservativo o nella fase in cui la partner è vicina all’orgasmo.

È frequente una componente di ansia anticipatoria che precede le occasioni in cui è prevedibile una situazione di intimità, creando nelle ore o nei giorni precedenti un clima di tensione interiore e preoccupazione.  L’ansia anticipatoria oltre a predisporre all’insuccesso alimenta la tendenza a pensare il sesso in termini preoccupanti. L’ulteriore complicazione che ne deriva riguarda la frequente alterazione della libido e del desiderio sessuale che nel tempo risulta progressivamente ridotto fino ad essere sostituito da comportamenti di evitamento dell’intimità.

Problemi sessuali associati all’ansia da prestazione

L’ansia da prestazione è una realtà sommersa ma largamente diffusa rappresentando la principale causa di problematiche sessuali maschili e con un ruolo sempre più rilevante  nei problemi femminili. Nell’uomo l’ansia da prestazione può causare disturbo erettile (o disfunzione erettile), eiaculazione precoce, inibizione dell’orgasmo o calo del desiderio sessuale.

Nella donna l’ansia da prestazione concorre nell’origine dell’anorgasmia, dell’anedonia, del  vaginismo, della dispareunia, del calo della libido e del disturbo dell’eccitazione.

Come superare l’ansia da prestazione sessuale

Superare l’ansia da prestazione in modo definitivo richiede il superamento degli atteggiamenti mentali e relazionali che generano la predisposizione ansiosa. Allo stesso tempo è determinante sviluppare una maggiore competenza nella gestione dell’ansia imparando a lasciarsi andare favorendo una risposta psicofisica di rilassamento e coinvolgimento corporeo

Un consulto sessuologico è consigliato dalla prima manifestazione del problema e in ogni caso quando un iniziale tentativo autonomo di superare l’ansia da prestazione risulta inefficace è bene ricorrere al supporto di un sessuologo per affrontare la situazione in modo corretto e in genere con tempi di risoluzione molto più rapidi di quanto si possa sperare, anche quando il problema persiste da tempo.

A cura di

Dott. Daniele Bonanno (Psicologo Sessuologo AISPS Roma)

Dott.ssa Rossella Berardi (Psicoterapeuta Sessuologa AISPS Roma)

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